lunedì 25 maggio 2015

MACA, IL “GINSENG” DELLE ANDE


La Maca, scientificamente Lepidium meyenii, è una pianta perenne che cresce in Perù, segnatamente nell’altopiano delle Ande.
Le sue proprietà medicamentose erano note già in era precolombiana alle popolazioni Inca, le quali la consideravano un “dono degli dei”. 
La parte della pianta che viene utilizzata per ricavarne l’estratto è la radice tuberosa, la quale risulta particolarmente ricca di nutrienti
A tale proposito, un aspetto singolare della Maca è quello di impoverire a tal punto il terreno dove cresce, da impedire di fatto la coltivazione di altre specie vegetali nello stesso sito per almeno cinque anni. 
Ciò, di per sé, già ci indica le capacità nutritive e ricostituenti insite in questa pianta.

Infatti le principali componenti nutritive della radice sono:
La componente amminoacidica presenta un elevato valore biologico, in quanto essa annovera tra le proprie fila sia amminoacidi essenziali che amminoacidi ramificati
Sia i primi che i secondi sono molto importanti per la crescita muscolare, in quanto la formazione di nuova fibra è legata alla disponibilità dei relativi mattoni biosintetici, gli amminoacidi appunto. 
Gli essenziali, come suggerisce il nome, non possono essere prodotti dall’organismo, ma devono necessariamente essere assunti con la dieta
I ramificati presentano una struttura chimica che conferisce stabilità strutturale all’impalcatura proteica del muscolo. L’utilizzo di fonti alimentari ricche in tali nutrienti ne consente un apporto maggiore, con la formazione di un serbatoio da cui attingere per la neo-formazione di fibra muscolare. 
Pertanto la Maca presenta la caratteristica di favorire lo sviluppo della massa muscolare, il che può essere sfruttato dagli sportivi che praticano discipline legate al body building, et similia.

Lepidium meyenii, ossia la Maca

I sali minerali e le vitamine stimolano la corretta funzionalità dell’organismo attraverso rispettivamente il mantenimento dell’equilibrio idro-salino ed il corretto svolgimento delle reazioni metaboliche intra ed extracellulari. 
Un'opportuna integrazione di queste specie viene richiesta nelle fasi di elevato dispendio energetico, sia fisico che mentale.
Gli acidi grassi sono i precursori dei lipidi, a loro volta componenti fondamentali delle membrane cellulari
In particolare nella Maca è presente l’acido linoleico, acido grasso essenziale, quindi non sintetizzabile da parte dell’organismo ma assumibile solo tramite la dieta. 
Questo acido appartiene alla categoria degli omega-6, classe affini sia chimicamente che, soprattutto, biologicamente agli omega-3. Ciò contribuisce a spiegare le proprietà di protezione nei confronti della patologie cardiovascolari riscontrate in questa pianta.
I fitosteroli sono delle molecole in grado di mimare e stimolare nell’uomo l’azione degli ormoni steroidei
Nella fattispecie, la Maca si caratterizza per la promozione di una efficiente attività di ormoni legati alla sfera sessuale
Questi sono nell’uomo e nella donna principalmente e rispettivamente il testosterone e gli estrogeni
Da qui nasce uno degli effetti più decantati di questa pianta, ossia quello afrodisiaco
Infatti la stimolazione del desiderio sessuale è un parametro da tenere in stretta considerazione per i soggetti affetti da problematiche di disfunzione erettile
Ciò,  in termini chiaramente folcloristici, ha fatto guadagnare alla Maca il soprannome di “Viagra peruviano”.
Viagra peruviano

Inoltre, per completezza d’informazione, sono da menzionare impieghi minori della Maca in affezioni che riguardano il campo femminile, segnatamente riguardanti la menopausa.
Quindi ogni singolo componente è in grado di indurre una risposta biologicamente rilevabile nell’uomo. 
Tuttavia l’estratto presenta una caratteristica aspecifica, ossia non legata in maniera evidente a nessuno dei fattori terapeutici visti fino ad adesso: l’effetto adattogeno
Quest’ultimo è il responsabile dell’accostamento della Maca al Ginseng, in quanto anch’esso dotato di tale caratteristica. 
Per effetto adattogeno si intende la capacità di un mezzo terapeutico di attivare una risposta di adattamento dell’organismo a fenomeni di stress psicofisico
Quindi la Maca induce uno stimolo responsivo che si oppone allo stato di malessere, permettendo di reagire in maniera ottimale e ritrovare il proprio equilibrio. 
Si palesa, pertanto, l’efficacia antistress ed antidepressiva di questo estratto, proprietà che, come accennato prima, non mostra un legame diretto ed evidente con un singolo componente attivo, ma è una risultante dell’insieme fitoterapico. 
La capacità di prevenire e trattare i sintomi dello stress  è di grande ausilio in coloro i quali sono soggetti a continue sollecitazioni dannose sia mentali che fisiche. 
In questi casi è buona prassi integrare le normali difese dell’organismo con opportuni supplementi nutrizionali, il tutto finalizzato a normalizzare le attività biochimiche in funzione dell’ottenimento di un ristabilito quadro fisiologico.
La somiglianza col Ginseng rende la Maca uno dei cosiddetti “superfood”, ossia una specie alimentare  le cui proprietà dimostrano un ampio spettro di azione. 

Superfood, alimenti di origine naturale con attività curativa

L’attività si esplicita a livello cellulare e si riflette nell’ottimizzazione dello stile di vita, con un maggiore equilibrio nelle relazioni col mondo esterno, dal campo lavorativo a quello affettivo e relazionale in genere. 


L’effetto adattogeno induce ad assumere tali estratti a prescindere dalla presenza vera o presunta di relative problematiche, in quanto l’azione tonificante rappresenta un criterio di scelta molto comune. I vari ambiti terapeutici offrono un ampio ventaglio di possibili applicazioni, tenendo sempre in conto che una scelta mirata, in base alle necessità specifiche dei singoli, è la base fondamentale per la risoluzione dei processi fisiopatologici. 
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