Il Coleus forskohlii è una pianta che
cresce nelle montagne delle aree subtropicali dell’Asia ed appartiene alla
famiglia delle Lamiaceae o Labiatae.
Il suo utilizzo in campo
medico viene rilevato già nell’antichità, quando l’estratto delle radici veniva utilizzato per il trattamento di vari
tipi di affezioni.
Oggi, con lo sviluppo delle moderne tecniche di indagine
biochimiche, siamo in grado di stabilire la basi fisiologiche che sottendono
all’attività terapeutica dell’estratto di questa pianta.
In particolare la
molecola principalmente responsabile dell’azione curativa è la forskolina.
Quest’ultima a livello
cellulare ha la capacità di stimolare l’attivazione dell’enzima adenilato ciclasi. Tale enzima è
deputato alla produzione di una molecola che prende il nome di adenosina monofosfato ciclica (AMPc).
L’AMPc appartiene alla categoria dei cosiddetti “secondi messaggeri”, ossia molecole che vengono prodotte in seguito ad uno stimolo che proviene dall’esterno della cellula.
A titolo di esempio, un neurotrasmettitore come la
noradrenalina non è in grado di entrare nella cellula ed interagire con le
strutture cellulari in maniera diretta per esplicare la propria attività; quindi
interagisce con delle molecole poste sul lato esterno della cellula (recettori), le quali a loro volta
trasmettono il segnale internamente tramite l’innesco di una serie di reazioni
che portano alla produzione dei secondi messaggeri appunto.
Questi ultimi
all’interno della cellula stimolano l’attivazione dei percorsi biologici legati
all’azione della noradrenalina nella fattispecie. In questo modo la
noradrenalina, pur non entrando nella cellula, riesce a comunicare in maniera
indiretta il suo messaggio per promuovere specifiche attività cellulari.
Per inciso, si è fatto l’esempio della noradrenalina per semplicità, ma, tranne
poche eccezioni, tutte le molecole dell’organismo con ruoli di segnalazione
(ormoni, neurotrasmettitori, ecc.) utilizzano la via del secondo messaggero
intracellulare per concretizzare il messaggio da comunicare a determinate
cellule.
Nello
specifico l’AMPc contribuisce in maniera rilevante all’attivazione di numerose vie biochimiche intracellulari, le quali danno vita alle caratteristiche
terapeutiche della forskolina e, per la proprietà transitiva, dell’estratto
chiaramente.
Pertanto quest’ultimo presenta le seguenti azioni principali:
- promuove il dimagrimento
- fornisce protezione a livello cardiovascolare
- contribuisce a trattare l’ipotiroidismo
La perdita di peso viene promossa
principalmente in seguito alla stimolazione, da parte dei percorsi cellulari
attivati dall’AMPc, dell’enzima lipoprotein
lipasi (LPL).
Questo enzima è in
grado di idrolizzare (tagliare) i trigliceridi
che si trovano all’interno dei chilomicroni
e delle VLDL (lipoproteine a densità molto bassa).
Sia chilomicroni che VLDL sono
degli aggregati di lipidi e proteine, dove i lipidi provengono principalmente
dalle fonti alimentari assunte con la dieta e le proteine sono fornite dal
fegato per assemblare tali strutture.
Questi aggregati trasportano i lipidi
derivanti dall’alimentazione a tutto l’organismo tramite il circolo ematico. A questo
livello le LPL che affacciano nel lume
vasale scindono i trigliceridi, trasformandoli in glicerolo ed acidi grassi
(i componenti di base dei trigliceridi).
A questo punto gli acidi grassi
possono essere veicolati in due direzioni:
- al cuore o ai muscoli, dove vengono utilizzati per produrre energia
- al tessuto adiposo, dove si accumulano come strutture di deposito
Nel primo
caso si ha una diminuzione del grasso
corporeo poiché viene utilizzato
come fonte energetica, mentre nel secondo caso i lipidi che eccedono il
fabbisogno dell’organismo vengono depositati nel tessuto adiposo.
Infatti
l’organismo presenta una determinata necessità di apporto lipidico, ma se con
l’alimentazione si introducono più grassi rispetto a quelli richiesti per il
corretto svolgimento delle funzioni organiche, chiaramente l’eccedenza viene
veicolata dal metabolismo in opportuni depositi.
Pertanto la forskolina, come
effetto finale, in presenza di una dieta
bilanciata in termini di assunzione di lipidi, consente di diminuire il grasso corporeo in quanto
ne stimola l’utilizzo da parte di cuore
e muscoli come fonte energetica.
Ciò è particolarmente utile nel
trattamento dell’obesità e delle disfunzioni metaboliche caratterizzate
da difficoltà nello smaltire la componente lipidica dell’organismo.
La
protezione a livello cardiovascolare si esplicita in particolare nel
trattamento dell’insufficienza cardiaca
congestizia e dell’ipertensione.
Questi due effetti sono determinati anch’essi dall’azione di stimolazione
dell’innalzamento dei livelli di AMPc da parte della forskolina.
Infatti la
maggiore concentrazione di AMPc a livello cardiaco provoca un aumento della forza di contrazione,
mentre a livello vasale stimola il rilassamento
della muscolatura liscia dei vasi. Pertanto si garantisce una migliore azione di pompaggio del sangue da
parte del cuore, unita ad una diminuzione
delle resistenze periferiche.
Si evidenzia anche la capacità di migliorare il circolo ematico cerebrale, il che è utile
nel contribuire a trattare fenomeni di insufficienza
vascolare cerebrale e nel recupero
post-ictus. Inoltre va tenuta in considerazione la proprietà di inibire l’aggregazione piastrinica,
diretta conseguenza dell’innalzamento dei livelli di AMPc, caratteristica che va
inquadrata nell’ambito di una estesa attività di protezione dell’apparato
cardiocircolatorio.
Il
trattamento dell’ipotiroidismo deriva direttamente dalla capacità della
forskolina di stimolare il rilascio
degli ormoni tiroidei. Tale caratteristica è ampiamente documentata ed
influisce in maniera significativa sulle proprietà che abbiamo descritto
poc’anzi.
Infatti gli ormoni tiroidei sono tra i principali responsabili della
regolazione del metabolismo corporeo e, come tali, favoriscono il
raggiungimento di un efficace equilibrio
funzionale dell’organismo in toto.
Altri
effetti minori, ma comunque da rilevare sono il trattamento dei sintomi della depressione, della psoriasi, dell’asma e delle allergie e del glaucoma. In
questa ottica sia il meccanismo d’azione della forskolina che l’induzione della
normalizzazione dei livelli degli ormoni tiroidei contribuiscono
all’ottenimento di tale quadro terapeutico.
Nonostante
l’efficacia ad ampio spettro su diversi tipi di patologie, è bene frenare i
facili entusiasmi.
Infatti l’utilizzo dell’estratto è di notevole ausilio per
contribuire alla risoluzione di specifiche condizioni patologiche, ma non va
inteso come sostitutivo di una terapia farmacologica.
In particolare prima
dell'assunzione è consigliabile un parere medico, soprattutto se è già in atto
un regime terapeutico.
Difatti i soggetti ipertesi che assumono farmaci
antipertensivi potrebbero avere un abbassamento repentino dei livelli pressori
con una assunzione concomitante dell’estratto, come anche coloro che sono in
trattamento con levotiroxina (il
celeberrimo Eutirox) potrebbero
accusare sintomi legati paradossalmente ad ipertiroidismo con una assunzione
contemporanea.
Va sempre considerato che l’assunzione di un farmaco per lunghi
periodi porta l’organismo ad attestarsi su un equilibrio diverso da quello che
vigeva prima della terapia.
È questo il caso dei pazienti ipertesi e di quelli
che hanno problemi di ipotiroidismo, in quanto l’assunzione dei farmaci per
tamponare tali patologie è molto prolungata nel tempo.
Pertanto l’interruzione
del trattamento a favore dell’estratto è vivamente sconsigliata, se non dopo
attento parere medico ed un graduale svezzamento dalla terapia farmaceutica, se
le condizioni fisiopatologiche lo permettono chiaramente.
L’ipertensione e
l’ipotiroidismo sono casi limite, ma il discorso va esteso a tutti gli ambiti
patologici esaminati.
Quindi va evitato il “fai
da te farmacologico”, purtroppo molto in voga oggigiorno con l’invasione di
prodotti commerciali a base di sostanze naturali.
L’alfa e l’omega del percorso
curativo devono essere necessariamente accompagnate dalla piena consapevolezza
delle proprietà di ciò che si assume.
Solo in tal modo potranno essere
sfruttate a pieno le numerose proprietà di questa pianta, ottimizzandone
l’efficacia.
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