La Camomilla
(Matricaria recutita) è una delle
piante più conosciute ed utilizzate a fini terapeutici.
Originaria dell’Europa centro-meridionale, le sue
proprietà erano sfruttate fin dall’antichità per il trattamento di varie
affezioni di natura infiammatoria.
La parte della pianta che viene utilizzata per
ricavare l’estratto è il capolino,
con le classiche infiorescenze bianche verso l’esterno e gialle verso l’interno.
I principi attivi contenuti nella Camomilla sono numerosi, con diverse
specificità che conferiscono alla pianta caratteristiche distintive.
Queste ultime non si esauriscono solo al classico effetto sedativo, che rappresenta il
motivo principale per cui un po’ tutti in casa siamo provvisti di un prodotto a
base di tale pianta o comunque ne abbiamo fatto uso in passato.
L’origine naturale di queste formulazioni (beninteso al netto di edulcoranti ed
eccipienti vari) associato all’assenza di effetti collaterali fanno della Camomilla “l’ansiolitico casalingo” per eccellenza.
In effetti le caratteristiche principali dell’estratto
risiedono nella capacità antinfiammatoria
ed antispasmodica.
Il trattamento degli stati flogistici avviene grazie
alla presenza di mucillagini,
insieme di zuccheri diversi tra loro i quali presentano elevata affinità per l’acqua, inglobandola
e rigonfiandosi.
Ciò nei fenomeni infiammatori è molto utile poiché si
ha una riduzione degli edemi, a loro
volta formatisi in seguito ad un richiamo di liquidi.
La progressiva riduzione dello stato edematoso
permette una risoluzione più efficace e
veloce dello stato infiammatorio.
Questo tipo di azione consente l’utilizzo della Camomilla nelle affezioni intestinali
di stampo infiammatorio.
Infatti problematiche quali bruciori di stomaco, irritabilità
intestinale, dolori addominali
vengono proficuamente affrontati con tale estratto grazie al potere antinfiammatorio delle mucillagini,
unito alla loro capacità di inglobare in
maniera aspecifica ciò che è contenuto nei fluidi acquosi, come ad esempio tossine alimentari.
In tal modo viene eliminata la causa di base delle
eventuali disfunzioni digestive.
Inoltre le mucillagini, grazie al rigonfiamento
tramite l’assorbimento di fluidi, sono in grado di favorire il transito intestinale andando ad ammorbidire le feci.
Pertanto si rileva un possibile utilizzo della Camomilla anche nel trattamento di stipsi e costipazione in genere.
A tale proposito va evidenziata anche la
caratteristica di stimolare l’eliminazione
dei gas intestinali, effetto che viene in gergo medico definito con il
termine di “carminativo”.
L’altro effetto precipuo dell’estratto è, come sopra
accennato, quello antispasmodico, ossia di prevenzione
e trattamento degli spasmi.
Questi ultimi sono dovuti a condizioni
fisiopatologiche di vario tipo in base alle quali i soggetti che ne sono
affetti presentano delle forti e talvolta incontrollabili contrazioni muscolari, con conseguente dolore, soprattutto se la
muscolatura interessata è quella liscia non volontaria.
L’effetto tranquillante della Camomilla è proprio dovuto a tale caratteristica, ossia promuovere
uno stato di rilassamento muscolare
generalizzato.
Ciò sembra dovuto alla presenza di glicina, amminoacido a carattere
spiccatamente inibitorio del sistema
nervoso centrale.
Questo amminoacido è stato ritrovato in quantità
elevate nell’urina di un gruppo di volontari a cui è stata fatta assumere Camomilla per un periodo ben determinato.
Per inciso, il risultato di questo studio ha mostrato una concentrazione elevata di un altro
agente chimico, l’ippurato.
Questo ultimo è noto in letteratura per le sue proprietà antisettiche delle vie urinarie, il che allarga i
possibili campi di applicazione dell’estratto e dà ulteriore conferma sulle già
note caratteristiche.
Tornando all’effetto antispasmodico, esso può essere
utilizzato per trattare spasmi di vario tipo, in particolare a livello intestinale.
Inoltre questa attività lenitiva è molto utile in
campo femminile per contrastare i dolori
mestruali ed i crampi nella sindrome
premestruale.
Lo stato di distensione che viene favorito dalla Camomilla permette di regolare il tono dell’umore e di
ridurre in maniera significativa i sintomi dannosi che derivano da condizioni
di nervosismo ed insonnia.
Per completezza d’informazione vanno menzionati
effetti minori quali la capacità di diminuire i livelli di glucosio nel sangue,
favorire la guarigione delle ferite e neutralizzare
le specie reattive dell’ossigeno (potere antiossidante che deriva dalla presenza di flavonoidi all’interno dell’estratto).
Quindi anche i soggetti affetti da diabete possono trovare un valido
supplemento terapeutico nella Camomilla.
Un rimedio naturale adatto anche ai bambini, in caso di coliche, e, con le dovute precauzioni,
alle donne in gravidanza, grazie
alla quasi totale assenza di effetti collaterali, se si fa eccezione per
fenomeni di ipersensibilità a specifici componenti dell’estratto, evenienza in
ogni caso molto rara.
Alla luce di quanto detto possiamo evidenziare il
carattere di unicità di questa pianta.
Tanto facile da reperire quanto ricca
terapeuticamente ed adatta a tutte le condizioni ed età.
Nessun commento:
Posta un commento