Prima di descrivere le numerose implicazioni di questa molecola è bene fare chiarezza sulla differenza tra folati ed acido folico.
A tale proposito le fonti alimentari ricche di questa vitamina sono in generale le verdure a foglie verdi (per inciso, il termine “folico” deriva dal latino “folium”, ossia foglia), quali spinaci, broccoli, cavolini di Bruxelles, asparagi ed insalata, oltre ad altre specie alimentari come legumi, cereali integrali, limone, melone, kiwi, fragola, arance, lievito di birra e fegato, il quale ne risulta particolarmente abbondante.
In queste fonti sono contenuti i folati, cioè una gamma di molecole con piccole differenze di struttura chimica, ma tutte appartenenti alla stessa categoria funzionale.
I folati nell’atto dell’assorbimento intestinale vengono trasformati in acido folico.
Quindi possiamo dirimere la questione differenziando tra una forma alimentare (folati) ed una di assorbimento (acido folico).
Una volta assorbito, il “neo” acido folico deve essere ulteriormente trasformato per essere utilizzabile da parte dell’organismo; la sua forma finale è l’acido folinico, pronto per assolvere alle funzioni a cui è deputato.
Queste ultime sono:
Il ruolo metabolico, che si evidenzia nel contributo alla sintesi dei fattori appena menzionati, è essenziale per il corretto funzionamento cellulare.
La fasi di replicazione cellulare, come anche quelle di trascrizione, non possono prescindere da un DNA integro, il che vuol dire che le tappe enzimatiche che portano alla creazione del DNA devono essere finemente regolate, ed in questa ottica si inserisce l’acido folico per l’appunto.
Il peso dell’acido folico nella sintesi di emoglobina viene rilevato considerando i sintomi da carenza di tale vitamina.
Infatti una diminuzione non compensata dei livelli di acido folico nell’organismo si associa all’insorgenza di anemia, in particolare di anemia megaloblastica, una forma patologica nella quale i globuli rossi sono di dimensioni maggiori rispetto alla norma e contengono concentrazioni più basse di emoglobina rispetto ai dosaggi fisiologici.
Un evidente stato disfunzionale responsabile delle manifestazioni sintomatologiche avvertite dai soggetti colpiti, come ad esempio apatia, stanchezza, inappetenza, disturbi mnemonici e del sonno.
La corretta e sicura crescita del feto è uno degli ambiti di utilizzo più frequenti dell’acido folico.
Difatti la fase di gravidanza si caratterizza per una elevata sollecitazione metabolica nella donna, la quale, oltre a dover far fronte alle proprie esigenze nutrizionali e fisiologiche, deve necessariamente occuparsi anche di quelle del nascituro.
Una condizione in cui la sola alimentazione, pur ben strutturata in funzione delle esigenze specifiche, può non bastare.
In questo caso si palesa l’esigenza di una opportuna integrazione di acido folico.
Una carenza di acido folico in gravidanza può avere serie conseguenze sul feto, in quanto questa vitamina è responsabile della formazione del canale neurale da cui si formerà la colonna vertebrale del neonato.
Il controllo dei livelli circolanti di omocisteina è molto importante per la prevenzione cardiovascolare.
L’omocisteina è un fattore associato ad elevato rischio di affezioni cardiovascolari (infarto, ictus, ecc.).
Al crescere della sua concentrazione cresce il rischio di incorrere in eventi morbosi cardiovascolari.
L’acido folico agisce diminuendo la concentrazione di questa molecola tramite l’attivazione dell’enzima che converte l’omocisteina in metionina.
Jamieson Acido Folico consente una ottimale integrazione di acido folico.
La gravidanza rappresenta un momento della vita della donna tanto appagante quanto apprensivo.
La tutela del feto è il primissimo scopo, ma non bisogna mettere in secondo piano la donna gravida, poiché, come è evidente, la salute del primo è diretta conseguenza di quella della seconda.
Quindi fornire ausilio alle accresciute necessità energetiche, tramite l’assunzione di acido folico, consente di affrontare l’aumentato fabbisogno senza incorrere in deficit metabolici di sorta.
Il prodotto può essere utilizzato anche per prevenire e trattare fenomeni di anemia legata a scarsa formazione di emoglobina.
Questo fenomeno può derivare da difetti di assorbimento a livello intestinale o da condizioni quali alcolismo o assunzione di farmaci anticoncezionali, stati nei quali l’assorbimento dell’acido folico è fortemente inibito.
Inoltre la capacità di prevenzione cardiovascolare è molto significativa soprattutto nei soggetti predisposti verso tale campo patologico per storia famigliare o per pregressi eventi morbosi.
Pertanto una integrazione sicura ed efficace che non presenta effetti collaterali e che, previo parere medico, può essere utilizzata anche, come abbiamo visto, in gravidanza e nei bambini.
Il dosaggio è di una compressa al giorno, da assumersi preferibilmente dopo i pasti.
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