La Malva
sylvestris, nota come Malva, è
una pianta originaria del Nordafrica.
Le sue virtù terapeutiche sono note da secoli,
infatti il termine latino “mollire”,
che vuol dire “in grado di ammorbidire”, fu utilizzato per contrassegnare tale
pianta proprio in funzione delle sue proprietà.
Nello specifico l’estratto che si ricava da foglie, fiori e radici presenta
caratteristiche emollienti ed antinfiammatorie.
Sia il potere emolliente che antinfiammatorio
derivano in maniera preponderante dalla presenza tra i principi attivi di mucillagini.
Come abbiamo visto, esse sono degli aggregati di
polisaccaridi (zuccheri) molto eterogenei, con la caratteristica precipua
di inglobare acqua e rigonfiarsi,
formando una pellicola protettiva
che protegge le pareti mucose con
cui viene a contatto.
Questa caratteristica fisica consente di utilizzare tali
specie chimiche per diversi impieghi terapeutici.
Difatti le mucillagini assorbono non solo l’acqua, ma
anche il contenuto dei fluidi biologici con cui vengono a contatto.
Pertanto possono facilmente assorbire sia tossine alimentari che mediatori dell’infiammazione,
promuovendo in tal modo la cessazione
dello stimolo flogistico.
Questa azione è richiesta segnatamente per la risoluzione di processi infiammatori a
carico dell’intestino, uno degli utilizzi principali della Malva.
Le sue azioni
lenitiva e lassativa a livello
intestinale si concretizzano anche nel rendere le feci più fluide, garantendo
un flusso peristaltico facilitato e contribuendo a trattare le
eventuali irritazioni del colon (colite) e costipazioni.
Le mucillagini presentano attività anche nei
confronti delle affezioni lievi delle
vie aeree.
Ci riferiamo specificatamente a tosse ed irritazioni delle mucose bronchiali.
A tale proposito l’aumento di volume delle
mucillagini in seguito al contatto con i fluidi corporei permette di ottenere
un valido effetto espettorante, in
quanto il catarro (più finemente
definito “espettorato”) viene
internalizzato nella “rete mucillaginea” e convertito in una forma fisica più
compatta e facilmente eliminabile.
È proprio da qui che nasce il potere antitussivo (in gergo medico “bechico”, cioè calmante
della tosse) e lenitivo delle mucose
bronchiali.
Direttamente riconducibile all’abbondante contenuto
in acqua delle mucillagini è l’effetto
idratante dei prodotti a base di Malva,
caratteristica che sovente viene sfruttata in formulazioni atte ad attenuare scottature ed irritazioni che possono
essere causate da svariate cause.
Infatti abbondano nel periodo estivo gli articoli a
base di questa pianta per trattare eventuali spiacevoli scottature rimediate
dagli incauti bagnanti.
Da segnalare è inoltre il possibile impiego nel
trattamento delle emorroidi, come è noto sindrome su base circolatoria, con
formulazioni farmaceutiche adatte al caso, come ad esempio supposte.
Quindi lo spettro d’azione della Malva è abbastanza
vasto, anche se si caratterizza per una singola tipologia d’azione (legata alle
mucillagini), la quale, però, si adatta alle specifiche esigenze terapeutiche
di determinati stati fisiopatologici.
Adatta ai bambini,
ed anzi consigliata per essi nelle affezioni
lievi sia delle vie aeree che intestinali, viene utilizzata anche in gravidanza per ricavare sollievo
rispetto a fastidi di natura infiammatoria e legati a stipsi.
Un rimedio naturale versatile e privo di effetti collaterali, la cui efficacia è
testata e funzionale al mantenimento della salute generale dell’organismo.
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